Quella serata a Capri cantando in napoletano. Il mio ricordo di Marc Augé su il Mattino del 25 luglio 2023
Marc Augé aveva Parigi nel cuore e il mondo nella…
Quando un popolo ha l’origami nel dna. I cittadini del Sol Levante per andare al lavoro escono all’aurora. E vanno via col bento. Il cestino che contiene la razione kappa dell’esercito di lavoratori giapponesi. Una serie infinita di bocconcini di ogni forma e colore meticolosamente allineati. Tipico di un popolo che l’origami ce l’ha nel dna. Cubetti di salmone, palline di pollo, rombi di tofu, quadratini di pesce, cilindretti di carota, parallelepipedi di riso. Il tutto circondato dall’immancabile fascetta di alga nera. Vassoietti, cestini, ciotoline, bastoncini. Un mangiare fatto di diminutivi per una cultura che si nutre di geometrie, simmetrie, armonie. E soprattutto combatte un’eterna battaglia per tenere sotto controllo istinti, passioni, emozioni. Tutto tradotto in rituale. Dall’interminabile cerimonia del tè all’estenuante liturgia del sakè. →
Marc Augé aveva Parigi nel cuore e il mondo nella…
Napoli è da sempre l’università della superstizione. Ma in questo…