
Articolo sulla convivialità per La Lettura del Corriere della Sera
Quest’anno Natale non si è presentato come Dio comanda. Manca…
Il cuore straniero della verdura più trasformista. Pur di piacere si fa in quattro. Anzi di più. Il radicchio è uno degli esempi più perfetti di trasformismo gastronomico. Questo Fregoli della tavola riesce a diventare di tutto e di più. Colorante naturale delle insalate, capace di accendere i cuori un po’ algidi di lattughe e valeriane. Entrée sublime e leggera, sprigiona tutta la freschezza delle sue linfe vitali mescolandosi con carciofi crudi, scaglie di parmigiano, bresaole e anche gamberetti. È un ortaggio tanto generoso da affrontare stoicamente il martirio della brace per regalarci quell’inconfondibile gusto bruciacchiato che si sposa felicemente con filetti al pepe, entrecôtes poelées, scamorze affumicate. E per il partito No Meat è un secondo assolutamente autosufficiente. Che smette di essere un satellite per diventare un pianeta quando prende forma di tortini, flan, quiches e sformati. →
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