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Polpo – il Caffè

6 Marzo 2016

L’intelligente e gustoso polpo nel piatto ha il tocco erotico. Il più alto quoziente intellettivo di tutto il regno animale? È quello del polpo. Perché l’octopus vulgaris a dispetto del suo “cognome” non ha nulla di grossolano. Da tempo immemorabile la tentacolare scaltrezza dell’Einstein degli abissi è il simbolo stesso di una forma particolare di intelligenza. Quella che i Greci chiamavano Methis, alias astuzia, dal nome di una dèa particolarmente dotata di sale in zucca. Non a caso Ulisse, l’uomo più furbo di tutti i tempi, veniva paragonato proprio al testone più scaltro di tutti i mari.

Il celebre naturalista Oppiano di Anazarbo, autore dell’Alieutica, il più importante trattato sulla pesca dell’antichità, sostiene che il vero uomo di senno deve prendere a modello le abitudini di questo invertebrato dalle mille risorse. Capacità di adattamento, accorta prudenza, abilità nel mimetizzarsi negli ambienti e nelle situazioni più diverse, imprevedibilità delle mosse, velocità nell’afferrare le occasioni.

Per riuscire a catturare un cervellone del genere ci vuole, ça va sans dire, un pescatore alla sua altezza. E visto che l’octopus è attratto dalla luce e dal chiarore, gli abitanti di santa Lucia, il popolare quartiere marinaro di Napoli, tradizionalmente lo gabbavano con una tecnica degna dell’astuzia partenopea. Calavano in mare anfore di creta dipinte di bianco e riempite di pietre dello stesso colore. Sedotto da quel candore, il polpo vuotava il vaso e ne faceva la sua tana. Le pietre sparse sul fondale erano il segnale inequivocabile che l’animale era caduto in trappola. Così dalla bianca mummarella di creta finiva dritto nel pignatiello di coccio per “affogare” in un sughetto di pomodorini. In Grecia invece lo amano arrostito. In Galizia lo fanno bollire con alloro, cipolla, patate. Il tutto viene affettato e spolverato di paprica. In Brasile lo associano alla frutta esotica.

Animale intelligente e gustoso. Ma a suo modo sexy. Visto che fin dall’antichità viene ritenuto un potente afrodisiaco. Tanto che gli archeologi lo hanno trovato raffigurato sui muri dei lupanari, più che su quelli delle cucine. Come dire poche calorie, molte fantasie. [PDF Download]

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