Quella serata a Capri cantando in napoletano. Il mio ricordo di Marc Augé su il Mattino del 25 luglio 2023
Marc Augé aveva Parigi nel cuore e il mondo nella…
Quando la cabala fa rima con la tavola. Se Babele è la confusione delle lingue, il bollito è la confusione delle linfe. Gli umori e i succhi vitali delle carni che si uniscono in un melting pot primordiale. Che sembra uscito da un’antica ricetta cabalistica. Sette, sette e ancora sette. Sette tagli di manzo, sette bagne e sette ammennicoli. Che nonostante l’apparenza non sono affatto superflui, ma come suggerisce la parola stessa, sono dei rinforzi. Irrinunciabili. Lingua, cotechino, cappone, rollata, coda, zampino e musetto. È l’abracadabra del bollito perfetto. →
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