Quella serata a Capri cantando in napoletano. Il mio ricordo di Marc Augé su il Mattino del 25 luglio 2023
Marc Augé aveva Parigi nel cuore e il mondo nella…
La società ha abolito la vergogna della vita individuale e collettiva. La tendenza oramai è apparire come si è. Sembra proprio che la civiltà delle buone maniere sia giunta all’ultima spiaggia. Almeno a giudicare dai nostri look, dai nostri abiti e dalle nostre abitudini. Che hanno liquidato formalismi, tabù, etichetta, bon ton, stile e grazia. E soprattutto quello che una volta si chiamava pudore. Ed era un comune senso che impediva di superare certe soglie, etiche, estetiche, sociali, politiche. Mentre oggi è una parola in via di atrofizzazione. Destinata forse addirittura a scomparire dal nostro vocabolario. E nella società che ha abolito la vergogna dalla vita individuale e collettiva, dove il “nolimits” è diventato un mantra, la tendenza ormai dominante è il nudo e crudo. Cioè apparire come si è. In profondità come in superficie. Così ci si leva di dosso il superfluo, la cosiddetta sovrastruttura, per mostrarsi nature. Pance all’aria, ombelichi occhieggianti, bicipiti tatuati, glutei minacciosi, seni prorompenti lanciati verso l’alto da push-up balistici, polpacci da legionario in ciabatte, addominali tartarugati allo spasimo. Corpi volutamente fuori misura, eccedenti,debordanti. Allenati, modellati, palestrati, sagomati, massaggiati, pompati, anabolizzati, lampadati, rimpinzati, rimpinguati. →
Marc Augé aveva Parigi nel cuore e il mondo nella…
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