
Quel protettore che batte gli scaramantici – il Mattino del 26 aprile
Napoli è da sempre l’università della superstizione. Ma in questo…
La pelle come una carta d’identità. Una volta era un marchio tribale oggi è un format globale. Ma in ogni caso il tatuaggio è sempre una certificazione d’identità scritta sull’epidermide. È la storia che diventa una questione di pelle. Ma niente affatto di superficie e tanto meno superficiale. Perché ogni società ha caricato le pitture corporali di forti significati. Per alcuni, infatti, tatuarsi è un rito di aggregazione, per altri un segno di distinzione. C’è chi lo fa per aderire alla tradizione e chi per metterla in discussione. Come illustra la splendida mostra “Tatoueurs, Tatoués” in corso a Parigi nel museo del Quai Branly fino al 18 ottobre. →
Napoli è da sempre l’università della superstizione. Ma in questo…
Prendi un Santo, aggiungi un celebre fotografo, mettici il Rione…