
Quel protettore che batte gli scaramantici – il Mattino del 26 aprile
Napoli è da sempre l’università della superstizione. Ma in questo…
Storie di cibo. Non più esposti da altri, ma espositori di se stessi. È la riscossa dei Paesi poveri presenti all’Expo come protagonisti. Non semplicemente quali produttori di generi esotici come caffè, cacao, tè, vaniglia, cannella, spezie, zucchero. Che non a caso un tempo si chiamavano “coloniali”. Con un aggettivo trasformato in sostantivo, in un marchio di dipendenza. Adesso invece quei Paesi si autoproducono e non sono più una dépendance di altre nazioni. →
Napoli è da sempre l’università della superstizione. Ma in questo…
Prendi un Santo, aggiungi un celebre fotografo, mettici il Rione…