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Street food – il Caffè

5 Giugno 2016

L’eccellenza del cibo di strada dà gusto all’identità della città. Lo street food nasce dal quel genio collettivo che aleggia nelle città. Dove il sovraffollamento costringe all’esercizio intensivo della creatività, a quell’arte di arrangiarsi che è tipica di chi in poco spazio deve fare un po’ tutto. Compreso mangiare.

Lo street food nasce dal quel genio collettivo che aleggia nelle città. Dove il sovraffollamento costringe all’esercizio intensivo della creatività, a quell’arte di arrangiarsi che è tipica di chi in poco spazio deve fare un po’ tutto. Compreso mangiare.

Proprio per questo l’hamburger è stato inventato ad Amburgo, un luogo di scambi marittimi e produzioni industriali. La pizza a Napoli, una delle più antiche metropoli europee. Il sandwich a Londra, per assecondare i ritmi frenetici della city. Il dönner kebab a Berlino, per far assaporare agli operai turchi l’aria di casa. Ma ne sono la prova anche le salsicce più celebri al mondo. Come i Frankfurter würstchen. Legati di nome e di fatto alla città tedesca sul Meno, perché non solo la ricetta a base di maiale finemente macinato, aromatizzato e poi affumicato è stata inventata da un macellaio locale, ma anche protetta da una legge fin dal 1860, un copyright che tutela le salsicce autentiche dalle pallide imitazioni. Vienna invece ha dato il suo nome a quelle rosa decó che odorano di vecchio impero. Ironia della sorte culinaria, questa pietanza della nostalgia ha nutrito avanguardie come gli artisti della Secessione, Klimt e Schiele, nonché filosofi antisistema come Elias Canetti, tutti habitués del Café Museum.

Anche la Svizzera ha la sua eccellenza urbana nel St. Galler bratwurst, che risale al lontano 1438, mentre tre secoli più tardi è stato rielaborato nella versione Olma-Bratwurst. Un insaccato dal cuore candido grazie ad un impasto di carne di vitello, speck di maiale, spezie e latte. I puristi lo preferiscono bollito, gli epicurei lo prediligono arrostito.

Con l’emigrazione verso il Nuovo Mondo, questo antico cibo di strada è diventato tutt’uno con quella città all’ennesima potenza che è New York. Infilato nel pane come un flauto nella custodia, il würst si è trasformato in hot dog. Addentato da manager frettolosi e carpentieri muscolosi, avvocatesse grintose e commesse vanitose. I turisti della grande mela cercano di cogliere il gusto della città mordicchiando il panino originale da Nathan’s, all’angolo tra Surf e Stillwell Avenue a Coney Island. Un chiosco fondato esattamente cento anni fa da Nathan Handwerker e dalla moglie Ida, l’autrice della ricetta. Ebrei immigrati dall’Europa, con i primi trecento dollari hanno messo in piedi la loro attività, oggi quotata nel listino Nasdaq. Come dire che in cucina con poco si può fare molto. [PDF Download]

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